Il Cinema..per il Verdi e per gli altri
Lamentandosi la gran parte dei partecipanti della mia poca partecipazione alla qui presente pubblicazione sul web trgata Verdi, mi ritrovo ora qui a scrivere!!
Chissà quali idiozie scriverà mai costui, direte voi! Eppure no! Farò qualcosa di serio:
Prendendo spunto da alcuni di voi..per non dire copiare spudoratamente..son ora in procinto di dare inizio ad una nuova rubrica inerente al CINEMA!!!
Ovviamente si tratta di una rubrica settimanale che prometto di curare...ammesso che non me ne dimentichi o lo studio mi sommerga!
I film più apprezzati dal Verdi nelle ultime settimane:
-"Metropolis" di Fritz Lang
-"Il Diavolo veste Prada" di David Frankel con Meryl Streep
-"Volver" di Pedro Almodóvar con Penelope Cruz
-"Il Codice da Vinci" di Ron Howard con Tom Hanks
-"Pirati dei Caraibi: la maledizione del forziere fantasma" di Gore Verbinski con Johnny Depp, Orlando Bloom e Keira Knightley
-"The Nightmare before Christmas" di Tim Burton
Film da vedere:
-Donnie Darko (2001)
28 giorni, 6 ore, 42 minuti, 12 secondi. Ecco quando il mondo fini
rà.È questa l'inquietante frase che Frank, un enorme e spettrale coniglio nero, dice a Donnie Darko, un adolescente affetto da schizofrenia, durante uno dei suoi frequenti sonnambulismi. Subito dopo un motore d'aereo si abbatte sulla sua casa, distruggendola, ma Donnie si salva, perché si trova su un campo da golf a chilometri di distanza dalla sua camera, nella quale il motore si è schiantato.
La malattia del ragazzo sembra la risposta più ovvia ai suoi vuoti di memoria ed ai comportamenti incomprensibili di Donnie, che viene mandato in analisi dalla dottoressa Thurman. La sua famiglia e la fidanzata cercano di aiutarlo, ma Donnie è sempre più preda delle sue allucinazioni, sempre più cupe, tetre ed indecifrabili di prima.
La pellicola è diventata un vero e proprio film cult grazie alla sua miscela di esoterismo e fantascienza e, in seguito alla presentazione alla 61a mostra di Venezia come "film a sorpresa", ha finalmente ricevuto il successo meritato solo nel 2004.
-V per Vendetta (2005)

La storia è ambientata in una Gran Bretagna futuristica e distopica, in cui un regime ha preso il potere in seguito alla confusione derivata da degli attentati terroristici. Le connotazioni del regime hanno dei chiari riferimenti al modello della politica totalitaria con mezzi di comunicazione controllati dal governo, corpi di polizia segreta, campi di concentramento per minoranze discriminate dal punto di vista razziale e sessuale. A questo si aggiunge una forte componente tecnocratica, con richiami al 1984 di George Orwell (i cittadini sono costantemente monitorati dalle telecamere a circuito chiuso).
La serie si apre con il conflitto politico concluso, i campi di concentramento hanno esaurito la loro funzione, e il popolo è assuefatto al regime instauratosi. La turbativa al sistema è rappresentata dalle azioni di V, un anarchico con la maschera di Guy Fawkes, dotato di inimmaginabili capacità e risorse, che inizia una campagna elaborata, violenta e teatrale, per cercare di sovvertire il regime. La gran parte della trama è narrata dai punti di vista dei vari comprimari, dal seguace di V al poliziotto che gli dà la caccia.
Il personaggio di V è estremamente affascinante e misterioso: non si conoscono le sue origini, ma si intuisce che abbia delle qualità fisiche e mentali al di fuori del normale. Le sue azioni, volte al sovvertimento del potere governativo, hanno contorni ambigui, e determinano la domanda che si pone alla base della serie: è giusto, eticamente, compiere atrocità e atti terroristici in nome di un obiettivo moralmente elevato, sia esso la stabilità politica o la libertà?


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